“Il nuovo obiettivo di finanza climatica dovrebbe basarsi sul mandato dell’Accordo di Parigi, che afferma chiaramente che l’erogazione di finanziamenti passa dai Paesi sviluppati ai Paesi in via di sviluppo. Siamo quindi molto preoccupati per i tentativi di introdurre elementi innovativi per modificare il mandato dell’Accordo di Parigi, per annacquare le responsabilità e gli obblighi legali dei Paesi sviluppati nel contesto della Convenzione e dell’Accordo di Parigi”. Così Diego Pacheco, della Bolivia, a nome dei Paesi in via di sviluppo ‘like minded’ (Lmdc), in conferenza stampa durante la Cop29 di Baku.
“Finora ci sono stati tentativi sulla mitigazione senza finanziamenti provvisori. Ecco perché il raggiungimento di un risultato sul NCQG è fondamentale per l’attuazione dell’Accordo di Parigi. Non possiamo permettere che questa COP sia lo scenario della grande fuga dei Paesi sviluppati dall’adempimento dei loro obblighi legali”, tuona.
“Abbiamo sempre detto che la finanza non è carità – mette in chiaro -. La finanza, la fornitura di finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo è un obbligo legale dei Paesi sviluppati nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Ecco perché questa COP è davvero importante, per mettere al posto giusto le discussioni sulla mitigazione e concordare in modo molto coerente e chiaro il contesto del NCQG”.
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