I politici svizzeri chiedono l’annullamento di un accordo multimiliardario per l’acquisto di caccia F-35 dagli Stati Uniti in risposta ai nuovi dazi imposti dal presidente Donald Trump. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha imposto un dazio del 39% sulle merci provenienti dalla Svizzera, è aumentata la pressione politica sul governo di Berna affinché riconsideri l’accordo per l’acquisto di caccia F-35 da Lockheed Martin per un valore fino a 7,3 miliardi di franchi svizzeri (9,1 miliardi di dollari). Politici di vari partiti ritengono che tali misure da parte degli Stati Uniti siano incompatibili con importanti appalti per la difesa. “Un paese che ci tira pietre in ambito commerciale non dovrebbe ricevere regali”, ha dichiarato il deputato dei Verdi Balthasar Glättli. In primavera, Glättli ha presentato al Parlamento una proposta di risoluzione per annullare il contratto. Potrebbe essere riesaminata già a settembre. Cedric Wermuth, copresidente dei Socialdemocratici svizzeri, ha proposto di indire un secondo referendum “affinché la popolazione possa bloccare l’appalto”.
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