“L’Europa non deve temere i dazi di Trump, ma ha bisogno di svegliarsi se non vuole aggravare un declino già allarmante”. Così Edouard Carmignac ‘capo’ dell’omonica società di gestione patrimoniale. Carmignac è convinto che Trump non esagererà con i dazi “prima di tutto perché è un uomo d’affari. Non vedo quindi la ragione per cui dovrebbe erigere barriere tariffarie elevate in tutto il mondo per stimolare un’economia che negli Stati Uniti viaggia già a gonfie vele, aumentando peraltro il debito pubblico. Sa bene che tutto questo conduce da una parte a un dollaro più forte, danneggiando le imprese manifatturiere Usa che intende proteggere, e dall’altra rischia di riaccendere proprio quell’inflazione che ha reso scontenti i cittadini americani e creato le condizioni per la sua rielezione. Credo che alla fine prevarrà il buon senso e l’istinto del manager che è in lui”. In un’intervista con Il Sole 24 Ore spiega: “L’arrivo di Trump potrebbe rappresentare una sveglia per tutti e spingere i Paesi europei a dare una risposta più coordinata ai problemi attuali. Ma occorre darsi da fare, perché il mondo si sta muovendo verso una nuova era in termini economici e la crescita è destinata a rallentare. I nostri governi non possono perciò pensare di continuare a spendere, sperando poi di contenere il debito attraverso l’incremento del Pil, e hanno meno spazio per commettere errori”.
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