“Oggi da una rottura fra Ue e Stati Uniti perderebbe molto di più l’Europa. Il mio consiglio è di fare
concessioni anche regolatorie e si chiuderà con un aumento del solo 10%. Distribuito fra produttore, importatore e consumatore è irrilevante”. Così Wilbur Ross che è stato segretario al Commercio nella prima amministrazione Trump, uno dei pochissimi a durare 4 anni. In una intervista a Il Corriere della Sera spiega che il risultato più difficile è “quello di avere il consenso di 27 Paesi membri. Quando ho dovuto negoziare io non c’era un vero potere decisionale ultimativo. Questo è un problema e non mi sorprenderò se con Bruxelles ci sarà una rottura”. Poi sull’Iva che Washington sostiene sia protezionismo: “E’ uno strumento competitivo: prenda il settore auto. Le esportazioni sono esonerate dall’Iva e il produttore potrà vendere in America diciamo con uno sconto del 20%. Ma il produttore d’auto americano dovrà pagare l’intero 20% se esporterà in Europa e questo crea un delta concorrenziale ingiusto. Favorisce le esportazioni europee. Che le leggi siano diverse è irrilevante. C’è un danno e occorre porre rimedio. Aggiunga che il dollaro si è deprezzato di circa l’11% negli ultimi mesi e dunque questo va aggiunto a qualunque tariffa. La mia impressione è che l’Europa farà meglio a mettersi d’accordo, altrimenti settori importanti per
l’Italia, come quello farmaceutico, soffriranno”.
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