Le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sono ora salite dal 25% al 40% e il rischio di stagflazione (bassa crescita e alta inflazione) è salito al 30%. Lo stima Morgan Stanley alla luce dei nuovi dazi annunciati dal presidente Donald Trump e dalle prime reazioni dei mercati. “Presi alla lettera, i dazi annunciati il 2 aprile aumenterebbero il tasso effettivo sulle importazioni da circa il 3% precedente al 17%-22%, a seconda che i dazi siano cumulativi con azioni precedentemente annunciate su acciaio, auto e altri articoli”, spiega l’analisi della banca d’investimento americana. “Tuttavia c’è tempo fino al 9 aprile affinché i Paesi possano negoziare prima che i dazi vengano applicati, e sembra che il presidente Trump sia intenzionato a negoziare bilateralmente”. Morgan Stanley Research aveva recentemente tagliato le sue stime di crescita del Pil Usa per il 2025 all’1,5%, dal precedente 2,2%. Se realmente implementati, i dazi potrebbe spingere l’economia in territorio di contrazione, aggiungendo fino a 2,5 punti percentuali all’inflazione, spiega Morgan Stanley.
(Segue)
L'Unione europea non aspetterà all'infinito gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il commissario europeo al…
"Il messaggio che esce dal Consiglio è di unità". Lo ha dichiarato in conferenza stampa…
Il 3 aprile il Canada ha presentato un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) in…
"Gli Stati Uniti hanno la possibilità di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto decenni…
Nella conferenza stampa, organizzata a Bruxelles con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, Ursula…
Potrebbero volerci dai sei ai dodici mesi per comprendere appieno le conseguenze delle tariffe e…