“Nello Studio Ovale Giorgia Meloni dovrà scegliere se compiacere Trump, come ha fatto sin qui, o difendere l’interesse nazionale che oggi coincide con l’interesse europeo. Purtroppo le posizioni e i silenzi che hanno preceduto questa visita non ci offrono nessuna garanzia”. Così Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. “Il tema non è che ci vada, ma come torna. Non dimentichiamo che la nostra presidente del Consiglio è quella che, unica in Europa, il giorno dell’insediamento alla Casa Bianca applaudiva Trump mentre annunciava ciò che poi ha fatto: un danno all’Italia e alla Ue. Lei ha detto di voler ragionare col suo amico Donald. Finora gli ha dato solo ragione, persino quando ha definito parassiti gli europei e quindi anche noi”, sottolinea nell’intervista a Repubblica. Per Provenzano la premier non ha alcun mandato Ue: “È lampante che non l’abbia, lo dimostra il fatto che la sua visita è del tutto slegata da quella del commissario al Commercio Sefcovic, impegnato proprio in queste ore in un difficile negoziato con l’amministrazione americana. E temo non possa negoziare neppure per l’Italia perché è irrealistico immaginare una trattativa bilaterale, sebbene sia esattamente quel che vorrebbe Trump. Una trappola per rendere l’Europa più debole. Solo una risposta compatta dei 27 può essere efficace”
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