“C’era un comune sentire fondamentale: la necessità di costruire rapidamente gli Stati Uniti d’Europa visto quello che sta succedendo negli Stati Uniti d’America, ovvero c’è un pazzo aspirante autocrate alla Casa Bianca”. Così Carlo Calenda, leader di Azione riferendosi alla piazza di sabato a Roma in favore dell’Europa. E sottolineando che “e differenze di quella piazza finiranno per ridefinire la politica italiana”. In un’intervista a Il Corriere della sera aggiunge: “Nei prossimi mesi la politica estera rappresenterà il 90 per cento della nostra politica. E già adesso sta distruggendo il bipolarismo. Non c’è solo l’Ucraina e il riarmo europeo, è la questione del rapporto dell’America che ha fatto sì che i due poli non ci sono più come due entità capaci di governare”. Tutto questo porterà per Calenda “a una coalizione forte al centro. Credo che nascerà una legge elettorale proporzionale e la coalizione al centro potrebbe sbloccare la situazione”. E ancora: “I prossimi due anni saranno difficilissimi da un punto di vista economico, noi cerchiamo di proporre soluzioni ma sono molto distratti tutti a cominciare da Schlein e Meloni. Quindi io credo che si arriverà con un governo logorato e con l’opposizione di Schlein, M5S e Avs non in grado di formulare adeguate proposte economiche. Poi dovremo stare attenti alle interferenze estere”.
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