“Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri è un altro intervento di soccorso per famiglie e imprese. Non lo sottovalutiamo. Abbiamo apprezzato, in particolare, l’innalzamento del contributo straordinario sugli extraprofitti, come LeU aveva chiesto nell’ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati. Tuttavia, le condizioni di milioni di famiglie e di micro e piccole imprese sono drammatiche e impongono ulteriori interventi. Non possiamo continuare a rincorrere gli effetti dell’aumento del prezzo del gas e, a cascata, dell’energia e delle materie prime. Il Governo italiano deve introdurre un tetto al prezzo del gas”. Lo afferma il deputato di LeU Stefano Fassina intervenendo in Aula a Montecitorio sull’informativa del ministro Cingolani. “Non possiamo attendere ancora la decisione del Consiglio europeo -, prosegue il parlamentare di Liberi e Uguali -. Nonostante le differenze nell’assetto infrastrutturale e nelle fonti di approvvigionamento, il meccanismo attivato da Spagna e Portogallo è possibile anche in Italia e il controllo dello Stato dei principali operatori dell’energia consente di evitare la riduzione dell’offerta nazionale. È una fase drammatica a causa della guerra. Sono necessarie misure straordinarie da economia di guerra”, conclude Fassina.
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