“Il settore sta rischiando parecchio, le nostre previsioni indicano una possibile riduzione del 30-40% dei volumi rispetto al 2020-2021. Questa restrizione da parte del governo ha una logica, che parte dalla necessità di mettere ordine a un disordine interpretativo dopo varie modifiche schizofreniche che hanno messo in difficoltà e in confusione anche le aziende nel 2022. Però non si può buttare via il bambino con l’acqua sporca. Finche da parte del governo non ci sarà chiarezza sulle nuove regole interpretative, si crea uno stato di provvisorialità che rallenta il mercato. Siamo disponibili a venire incontro all’esecutivo, vorremmo essere invitati al tavolo, abbiamo soluzioni per salvaguardar il buono dei bonus”. Così Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, a Gea, risponde sul dibattito attorno alle nuove norme legate agli ecobonus per lo stop alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura.
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