Con l’aumento dei rischi climatici, il riscaldamento globale supererà 1,5 °C in qualsiasi scenario, compresi quelli con riduzioni delle emissioni molto rapide. Il settore energetico dovrà prepararsi ai rischi per la sicurezza derivanti dall’aumento delle temperature, ma c’è ancora margine per evitare i peggiori effetti climatici. Lo rileva l’Agenzia Internazionale dell’Energia nel World Energy Outlook spiegando che in uno scenario aggiornato, in cui il mondo raggiungerà emissioni nette pari a zero entro la metà del secolo, riporta le temperature al di sotto di 1,5 °C nel lungo termine.
In due aree critiche dell’analisi, il mondo non sta raggiungendo gli obiettivi che si era prefissato: l’accesso universale all’energia e il cambiamento climatico. Circa 730 milioni di persone vivono ancora senza elettricità e quasi 2 miliardi di persone si affidano a metodi di cottura dannosi per la salute umana. Un nuovo scenario nel WEO-2025 delinea un percorso paese per paese per raggiungere l’accesso universale all’elettricità nel 2035 e una cucina pulita nel 2040, con il gas di petrolio liquefatto (GPL) a svolgere il ruolo principale. Allo stesso tempo, i sistemi energetici di tutto il mondo stanno affrontando gli impatti del cambiamento climatico, sottolineando l’urgente necessità di sviluppare una maggiore resilienza ai crescenti rischi legati alle condizioni meteorologiche, nonché agli attacchi informatici e ad altre attività dannose. I nuovi dati analizzati nel WEO di quest’anno mostrano che le interruzioni alle infrastrutture energetiche critiche nel 2023 hanno colpito oltre 200 milioni di famiglie in tutto il mondo. Le linee elettriche si sono rivelate particolarmente vulnerabili, con danni alla rete di trasmissione e distribuzione che hanno rappresentato circa l’85% degli incidenti.
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