“Negli anni sta crescendo l’urbanizzazione e si va verso lo sviluppo dei data center, che richiederanno consumi di energia elettrica più alti soprattutto nelle città. Le reti devono diventare più resilienti. Investiremo circa 730 milioni (il 28% del budget destinato alle reti, pari a 2,6 miliardi) in cabine primarie, cyber security, Ai per manutenzione predittiva ed esercizio delle infrastrutture”. Lo dice Gianluca Bufo, ceo di Iren. In un colloquio con Il Corriere L’Economia aggiunge sul piano industriale che prevede di allargare la distribuzione della rete elettrica oltre Torino, Parma e Vercelli: “Il piano annuncia una predisposizione di interesse. Se Enel, che ha oltre l’80% delle reti in Italia, decidesse di cederne una piccola parte come ha fatto in provincia di Milano e Brescia con A2a potremmo essere interessati. Puntiamo a realizzare sinergie di scala, allargando il perimetro territoriale che gestiamo già, o sinergie di scopo, unendo la distribuzione elettrica dove già abbiamo la rete gas e/o il servizio idrico. Sono business fisici, vanno eserciti in loco. Gli investimenti potrebbero essere ottimizzati”. Parlando di energia idroelettrica, Iren è leader in Piemonte con 18 centrali per quasi 500 megawatt di potenza: “E lo resteremo – sottolinea Bufo -. Abbiamo proposto alla Regione una soluzione basata sul partenariato pubblico-privato, un rinnovo ed estensione a fronte di 300 milioni di investimenti per ammodernare gli impianti e con la concessione del 25% dell’energia prodotta alla Regione che la potrà destinare agli abitanti, alle grandi imprese manifatturiere, a un prezzo vantaggioso pluriennale. Ci sono stati ricorsi, ma a due anni di distanza i giudici hanno dato ragione a Regione Piemonte e stiamo aspettando l’aggiudicazione formale”. Molti investimenti andranno sui termovalorizzatori: “Sì, oltre a quelli che abbiamo a Torino, Piacenza e Parma, abbiamo previsto a piano due nuovi impianti e l’ampliamento con una quarta linea di quello torinese. Alcune regioni hanno inaugurato politiche che coprano tutto il ciclo dei rifiuti. A Torino la quarta linea è in fase autorizzativa avanzata, in Calabria siamo proponenti e aspettiamo l’aggiudicazione a Gioia Tauro, in Liguria la Regione ha deliberato una politica di indirizzo ambientale annunciando l’avvio di una manifestazione di interesse per la soluzione di fine ciclo dei rifiuti”.
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