“Le discussioni su una politica comune per l’energia, con un tetto al prezzo al gas, hanno già avuto un primo effetto: subito dopo l’apertura da misure comuni europee le quotazioni sono scese di oltre il 20%. Significa che, dietro i rincari, c’è una grande componente speculativa da parte di pochi soggetti”. Lo dice Luca Dal Fabbro, presidente Iren, in un’intervista a La Stampa, aggiungendo che “adesso è molto importante che l’Europa dia un segnale: se c’è una crisi di volumi, i 27 Paesi la affronteranno assieme”. Secondo Dal Fabbro “per il medio e lungo periodo servirà un piano di investimenti infrastrutturali, non possiamo essere dipendenti da un solo Paese. Ma attenzione a chi pensa che una volta finita la guerra il problema sarà risolto. Non è così. Perché dopo la Russia, ci sarà la Cina, sempre più affamata di gas per ragioni di crescita e demografia, e poi verrà l’India”.
Il risultato netto adjusted registra un utile pari a 221 milioni di euro, in miglioramento…
Per Saipem, il percorso di miglioramento delle performance operative, economiche e finanziarie avviato nel 2022…
"A sei ore dall’avvio del 'click day' sugli incentivi per l’acquisto di vetture elettriche, sono…
"Riguardo alla tassazione sulle Big tech" in Senato questa mattina "ho dichiarato di non averlo…
Sulla strategia europea "è un fatto che per anni, anche nel nostro dibattito, in molti…
Altri due paesi, Polonia e Cambogia, hanno affermato il loro sostegno al piano di autonomia…