Esiste in Danimarca un mini parco industriale chiamato GreenLab, completamente alimentato a energie rinnovabili, dove eolico, solare e presto idrogeno, si integrano con fabbriche verdi, in un modello di produzione pensato per essere sostenibile e circolare. Come riporta il Sole 24 Ore si tratta del progetto avviato nel 2019 nella campagna di Skive, una piccola municipalità danese, co-finanziatrice dell’iniziativa. “L’obiettivo qui è non sprecare nulla, né energia né risorse”, spiega nella sala riunioni del centro, Christopher Sorensen, ceo di GreenLab. Tra le altre aziende del parco- si legge ancora su il Sole 24 Ore -, c’è un impianto che produce biogas dagli scarti agricoli delle fattorie e degli allevamenti circostanti (che sono anche proprietari della fabbrica di proteine, utilizzate nei mangimi); uno stabilimento che produce carbone biologico, sempre da scarti agricoli, capace di catturare CO2 e fissarla nel terreno; un impianto della norvegese Quantafuel, che trasforma la plastica non riciclabile in nuovi prodotti, in collaborazione con gruppi come Basf e Lego; uno stabilimento che produce carburante per aerei, sempre da scarti agricoli: uno dei sottoprodotti, in questo caso, è un fertilizzante molto ricco di nutrienti, che può essere usato nei campi o nella fabbrica di biogas.
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