“Dobbiamo lavorare insieme per affrontare la crisi energetica. Possiamo anche farlo in ordine sparso, ma perderemmo l’unità europea”. Lo ha affermato il premier Mario Draghi durante la tavola rotonda ‘Energia, clima, economia’ della prima riunione della Comunità politica europea (Cpe) a Praga, a cui hanno partecipato anche Germania, Portogallo, Irlanda, Belgio, Bulgaria, Liechtenstein, Norvegia , Ucraina e Serbia.
Come fanno sapere fonti Chigi, i leader dei dieci Paesi presenti alla tavola rotonda si sono soffermati in particolare sulla risposta europea all’aumento dei prezzi ed è stato evidenziato come l’aggressione russa all’Ucraina abbia colpito il mercato del gas, generando incertezza sulle forniture in molti Paesi Ue. Inoltre, gli alti prezzi del gas stanno incidendo sul costo dell’energia per famiglie e imprese, e rappresentano un ostacolo alla competitività globale.
Nel corso della riunione sono state esposte soluzioni comuni, che hanno l’obiettivo di ripristinare una “corretta dinamica di mercato e dei prezzi”, tenendo sotto controllo anche l’inflazione. Grazie al contributo di alcuni Paesi extra-Ue è stato inoltre possibile espandere “rapidamente” le fonti di approvvigionamento di gas naturale e accelerare la diversificazione dei mix energetico.
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