Il sistema bancario europeo rimane solido ed ha saputo resistere allo shock energetico prodotto dalla guerra in Ucraina. Lo afferma Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilianza della Bce, nel corso dell’audizione in commissione Affari economici del Parlamento europeo. “Sullo sfondo dell’inflazione dei prezzi dell’energia e dell’accresciuta volatilità dei prezzi delle materie prime, abbiamo utilizzato i dati disponibili sul rischio di credito per monitorare l’esposizione creditizia delle banche a settori ad alta intensità energetica, come metalli e prodotti chimici, merci e servizi energetici”, spiega. Il risultato è che “le posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche sono rimaste solide e ben al di sopra dei requisiti minimi”.
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