“Immagino che l’Italia possa fare il capofila di un progetto europeo in cui l’Europa torna a essere presente nel Mediterraneo e in Africa, anche per frenare gli altri attori che stanno occupando la scena: quello che vediamo con la Cina o con il ruolo russo di destabilizzazione del Sahel”. Lo dice la premier, Giorgia Meloni, in fase di replica al Senato dopo le Comunicazione in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. “Perché piano Mattei? A me piacerebbe chiamarlo così e lo chiamo così, intanto perché racconta di un modello che non è predatorio, perché alcuni hanno avuto questo tipo di atteggiamento, ma non è il mio modello, che è quello di chi si confronta con altre nazioni, lascia qualcosa a terra in quelle nazioni, si confronta col nostro know how, con la capacità delle nostre imprese, con la nostra capacità di immaginare che quando fai degli patti di collaborazione è bene che entrambi abbiano un vantaggio”, continua. “Anche perché, come ho detto e ribadisco, uno dei grandi obiettivi strategici che si dà questo governo è quello di proiettare l’Italia come Hub d’approvvigionamento energetico d’Europa”.
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