Sui bioliquidi “è stata condotta un’analisi sugli impianti esistenti superiori a 1 megawatt (circa 60 per una potenza complessiva di 770 mw) e su quelli inferiori a 1 mw (circa 400 per una potenza di 230 mw). In questo caso, l’obiettivo è di evitare la riduzione delle ore di funzionamento di tali impianti a causa degli elevati costi della materia prima, autorizzando transitoriamente l’esercizio a gasolio”. E’ quanto si legge nel Piano di contenimento dei consumi di gas naturali predisposto dal ministero della Transizione ecologica per il prossimo inverno, per far fronte all’emergenza energetica che ha colpito anche l’Italia. “Sotto l’ipotesi di massimizzazione del potenziale a partire dal mese di ottobre 2022, si eviterebbe il ricorso al consumo di gas per circa 290 milioni metri cubi di gas, mentre, iniziando dal mese di novembre 2022, sarebbe di poco superiore a 200 milioni metri cubi di gas (assumendo un rendimento di produzione termoelettrica del 56.4%, come nella analisi Enea sui potenziali risparmi nel settore residenziale) – prosegue il documento -. Pertanto, da tale misura è stimato un contributo complessivo di risparmio di gas, nel periodo di riferimento, di 2,1 miliardi di m3 di gas naturale”.
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