Konstantin Simonov, direttore del Fondo nazionale russo per la sicurezza energetica, ha rilasciato una intervista al Sole 24 Ore nella quale sostiene che “chi esce avvantaggiato dal caso Nord Stream sono gli Stati Uniti, con il loro messaggio alla UE: non vi conviene neppure pensare di ricreare un legame energetico con la Russia”. Simonov poi aggiunge: “A mio parere la situazione è molto seria: i politici europei danno già per preso la decisione che la Russia non fornirà mai più energia all’Europa. Penso che la vera domanda non sia come passare l’inverno, ma chiedersi se c’è la possibilità di mantenere un legame: sia l’Europa che la Russia stanno facendo un errore. In Europa molti sono sicuri che le sanzioni assesteranno un colpo mortale all’economia russa, che crollerà assieme al regime di Putin. E in Russia c’è chi crede che l’Europa non sopravviverà all’inverno, si disgregherà. Ma io faccio fatica a capire come questo possa avvenire”. Per Simonov, Russia ed Europa si stanno “danneggiando a vicenda. Le sanzioni europee hanno un impatto sull’economia russa, è stupido negarlo. Ma a Mosca non fanno la fame perché mancano i prodotti europei. Così come l’Europa ha grandi riserve. Le conseguenze per la Russia saranno serie, e aumenteranno. Ma lo stesso sarà per l’Europa. Chi vince, in questa situazione? Tutti gli altri giocatori”.
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