Permessi più rapidi e maggiore prevedibilità; miglioramento della progettazione delle aste; accesso ai finanziamenti; controlli su eventuali pratiche commerciali sleali; competenze e impegno del settore e degli Stati membri. Sono sei in tutto i pilastri del piano d’azione per l’energia eolica adottato e presentato oggi dalla Commissione europea. Un’iniziativa (non legislativa) che era stata annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen durante il suo Discorso sullo stato dell’Unione pronunciato a metà settembre, con l’obiettivo di affrontare alcune criticità alla piena diffusione del settore, tra cui la domanda insufficiente, autorizzazioni lente e complesse, la mancanza di accesso alle materie prime, l’inflazione elevata e i prezzi delle materie prime. La Commissione europea prende di mira anche la “pressione dei concorrenti internazionali, come la Cina, che rappresenta una sfida crescente per la produzione eolica dell’Ue”, sottolinea nella comunicazione, promettendo che “utilizzerà appieno gli strumenti a sua disposizione, compresi gli strumenti di difesa commerciale e lo strumento internazionale per gli appalti, per garantire condizioni di parità e facilitare l’accesso dei produttori dell’Ue ai mercati esteri”. (Segue)
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