La Commissione europea riconosce che alcuni Stati membri “a causa della loro situazione geografica e della dipendenza dagli oleodotti della Russia, sono in una condizione particolare e questo va preso in considerazione. Ne abbiamo tenuto conto” nella proposta sul sesto pacchetto di misure restrittive contro la Russia proposto dalla Commissione oggi e “ora la decisione spetta al Consiglio”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, durante il briefing con la stampa, rispondendo a una domanda su potenziali esenzioni verso Paesi più dipendenti dalle importazioni energetiche russe dal sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede un embargo graduale sul petrolio russo entro la fine dell’anno. Il pacchetto è stato delineato in sessione plenaria dalla presidente Ursula von der Leyen, che però non è entrata nel merito dei dettagli della proposta finita sul tavolo degli ambasciatori presso l’Ue. Secondo varie indiscrezioni a Bruxelles, è stata concessa una esenzione per Ungheria e Slovacchia che potranno continuare a importare greggio fino alla fine del 2023 (mentre la proposta per tutti è quella di porre fine alle importazioni di greggio entro sei mesi).
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