“La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si assuma la responsabilità, ritiri il piano di “chiusura” presentatoci negli scorsi incontri, come condizione per ripristinare il tavolo nazionale di confronto a Palazzo Chigi garantendo l’integrità e la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti”. Lo dichiarano i segretari generali di Fim-Cisl Ferdinando Uliano, di Fiom-Cgil Michele De Palma, di Uilm-UIl Rocco Palombella. “Dalle prime ore della giornata di ieri è in corso lo sciopero articolato in tutti gli stabilimenti ex Ilva di Genova, Novi Ligure, Taranto, Racconigi, Salerno e nelle prossime ore si riuniranno Milano, Paderno Dugnano, Marghera e Legnaro. Nelle assemblee i lavoratori hanno appreso la gravità della situazione, mai raggiunta fino ad oggi nella storia del più grande gruppo siderurgico nazionale ed europeo, ed hanno deciso di mettere in campo iniziative di mobilitazione forti, decise e radicali per esprimere tutta la contrarietà al disegno del Governo di chiudere tutti gli stabilimenti e la messa in discussione di 20.000 posti di lavoro, tra diretti, indiretti e appalti”, si legge nella nota.
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