“È assolutamente urgente agire sulla sicurezza alimentare ed energetica”. È quanto affermato dall’alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, alla riunione dei ministri degli Affari esteri del G20. “Lavoriamo su vari filoni d’azione, ma la soluzione più semplice resta quella di un uomo, Vladimir Putin, che dovrebbe fermare questa guerra insensata per evitare una calamità alimentare ed energetica globale”, ha sottolineato Borrell.
L’alto rappresentante Ue ha ricordato che “1,2 miliardi di persone sono gravemente esposte alla combinazione tra l’aumento dei prezzi di cibo ed energia e l’inasprimento delle condizioni finanziarie”, determinate dal “blocco di milioni di tonnellate di cereali nei depositi ucraini” da parte della Russia. Mosca “usa il cibo come arma di guerra”, non solo contro l’Ucraina, “ma contro i Paesi più vulnerabili del mondo” e la crisi alimentare “non è causata da alcuna sanzione” – ha ribadito l’alto rappresentante Borrell – quanto dal Cremlino che “invade il granaio del mondo e trasforma le rotte di navigazione del Mar Nero in una zona di guerra”.
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