“Da settimane abbiamo lanciato l’allarme rispetto a quello che si sarebbe poi messo in evidenza: serrare le fila sui comportamenti da tenere per l’inverno. Può stare nella logica delle cose abbassare di un grado in tutti gli edifici pubblici e privati. Ciò che mi sconcerta però è la non presa di coscienza che bisognava intervenire in estate con gli impianti di purificazione dell’aria, si poteva fare, i sistemi avrebbero messo in sicurezza le aule senza dover tenere le finestre aperte”. Lo dice, contattata da GEA, Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola, che commenta il piano risparmio energetico del Mite.
“Dobbiamo abbassare di un grado, ci abitueremo, ma se la cosa si combina con le finestre la condizione diventa insalubre per le malattie respiratorie mi sento di dire. Le scuole non hanno mai esagerato in termini di temperature. C’è una sorta di abitudine a risparmiare per ciò che riguarda le scuole. Le linee guida che invitano a tenere aperte le finestre mi disarma, dobbiamo recuperare, dobbiamo dare mandato a province e comuni a provvedere sugli impianti di aerazione”, afferma.
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