Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, conferma la disponibilità a ospitare nel retroporto di Gioia Tauro un rigassificatore. “Abbiamo un progetto pronto – dice Occhiuto – redatto anni fa da Lng Medgas Terminal, società che ha come azionista di riferimento Fingas, controllata pariteticamente da Iren e Sorgenia, già autorizzato”. Come riporta Il Sole 24 Ore, il progetto prevede un’infrastruttura in grado di processare da 12 a 16 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) all’anno. “Sarebbe ancora utile, avendo l’Italia sostituito la sua dipendenza dal gas della Russia a quella di altri Paesi”, sottolinea il presidente calabrese. “Il rigassificatore richiede una piastra del freddo – evidenzia il governatore – una struttura che potrebbe essere utile anche per favorire lo sviluppo di un distretto dell’agroindustria nel retroporto di Gioia Tauro. Parlo del porto che cresce più di tutti gli altri in Italia e che ha raggiunto la movimentazione di 4,2 milioni di teu nel 2024. Questo sì, che è un importante piano di sviluppo industriale”. Ma “il progetto di Iren e Sorgenia per ora sembra accantonato. Si dovrebbe chiedere a queste aziende se vogliono realizzarlo oppure cederlo. Una decisione in ogni caso andrebbe presa”.
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