“Anche in tempi non sospetti, anche quando, diciamo otto-dodici mesi fa, c’è stato un calo di attenzione e sembrava che le cose fossero state risolte per sempre anche allora ho sostenuto che il contesto è estremamente fragile e che basta poco per rompere l’equilibrio e si crei la necessità di nuovi interventi. Una fragilità, che ci è stata ricordata dal mancato rinnovo, ampiamente previsto, dei contratti di transito del gas russo attraverso l’Ucraina”. Così Stefano Venier, ad di Snam. “Bisogna dunque fare attenzione e continuare a lavorare sulle scelte che sono già state fatte e che servono a mettere in sicurezza il sistema con il completamento degli interventi infrastrutturali decisi da tempo. Perché sono diverse le ragioni, prima ancora dei fattori geopolitici, che lo rendono così fragile. Però, se mi chiede se dobbiamo fasciarci la testa, le rispondo che sulla base degli strumenti messi in campo e degli sforzi di diversificazione già fatti si può guardare con maggiore serenità di quello che si legge e sente dire sulla situazione. Almeno in termini di disponibilità degli approvvigionamenti”, aggiunge nell’intervista a il Corriere Economia.
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