Il risultato tedesco “va valutato positivamente”. Lo dice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier. Quella di Merz è “una vittoria chiara, di un partito che sa fare argine agli estremismi e che ha condotto una campagna elettorale seria su temi che interessano i propri elettori: un green sostenibile e non sfrenato, una immigrazione controllata, sicurezza, crescita”, aggiunge nel colloquio con il Corriere della Sera. “La nostra economia è strettamente legata a quella tedesca e viceversa: una loro crescita avrebbe effetti positivi anche per noi. Siamo la prima e seconda manifattura europea, questo conta. E anche l’impostazione politica è simile, quindi i nostri legami saranno certamente positivi, sia sulle politiche green, sia su un’immigrazione da normare e organizzare — clandestina o regolare che sia — sia sulla sicurezza, sia su un piano ancora più importante”, aggiunge. E ancora: “Sicuramente una Germania che torna protagonista e trainante sul piano economico rafforza tutti, ma il punto è che con Merz si può pensare di andare avanti sulla strada che davvero rafforza la Ue, quella a cui pensavano De Gasperi, Adenauer, quella che sognava Berlusconi: una difesa comune europea. Perché il nodo è quello”.
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