“In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità è fondamentale ricordare come il cambiamento climatico stia alterando in modo profondo i nostri equilibri idrologici”. Lo dice Marco Casini, Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale. “Dal 2015 si osserva una progressiva riduzione delle precipitazioni, con valori complessivamente inferiori alla media storica e punte critiche, come nel 2022, quando si è registrato un deficit pluviometrico del 40%. Anche l’anno climatico in corso segna almeno un -10%. Assistiamo sempre più spesso a lunghi periodi di siccità alternati a piogge improvvise e violente, che non favoriscono la ricarica delle falde, ma causano allagamenti e danni. Questi eventi estremi alterano le medie annuali, senza apportare benefici reali. L’Italia centro-meridionale risente in modo particolare di questa situazione, affrontando gravi deficit idrici, con una crescente pressione sulle risorse disponibili. È evidente che la crisi climatica è già in atto e richiede interventi strutturali, urgenti e coordinati”.
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