“Ci sarà uno choc di semplificazione importante per le aziende e per tutta la filiera industriale: vogliamo avere un ambiente normativo molto più semplice per tutta l’industria, non solo per la chimica. Nei primi cento giorni presenteremo un piano per l’Industria pulita. E durante il mandato anche un fondo per la competitività, il cui scopo sarà quello di finanziare tutte le transizioni, per sostenere i produttori nei cambiamenti necessari per renderli più competitivi”. Lo dice Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. “Il fondo farà tre cose. Primo, potrà intervenire come garanzia per i progetti che non hanno accesso al finanziamento attraverso le banche e il sistema finanziario tradizionale. Secondo, aiuterà i ricercatori e le start up innovative a crescere. Terzo aiuterà le scale-up (le startup che hanno superato la fase iniziale, ndr): troppi progetti industriali promettenti vengono abbandonati o delocalizzati nella fase di sviluppo chiave. Il fondo si applicherà a tutte industrie strategiche”, precisa nell’intervista a Il Corriere della Sera. Il fondo sarà finanziato così: “Nel prossimo bilancio Ue dovremo aumentare in modo significativo la quota per le politiche legate alla competitività, che ora vale solo il 15%. Ci sono poi i risparmi privati europei da mobilitare. E nel breve termine vogliamo liberare il denaro che oggi dorme in circa cinquanta fondi Ue, che hanno scopi molto diversi: li vogliamo semplificare. Poi c’è la Banca europea per gli investimenti. Semplificando si potrebbero mobilitare fino a 50 miliardi di euro”. Infine da parte di Sejourné un passaggio sul Green deal: “Gli industriali non mettono in discussione gli obiettivi climatici ma contestano l’eccesso di burocrazia che comportano le transizioni che abbiamo chiesto loro di fare. Quindi chiedono una maggiore semplificazione amministrativa e normativa ed è quello che daremo loro perché è un bene per le imprese, per l’occupazione, per l’economia”.
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