Piero Ercoli, senior vice president Decarbonisation Project di Snam, dice in una intervista a La Stampa che “al livello europeo oggi siamo diventati un paese di transito dell’energia mentre siamo sempre stati un Paese di destinazione se parliamo di gas naturale. E questo è un vantaggio relativo rispetto agli altri Paesi europei, perché chi è a valle della nostra catena paga quanto noi o un po’ di più. Mentre prima il gas russo transitava dalla Germania prima di arrivare da noi”. Poi sull’idrogeno Ercoli ritiene che sia un settore che va sostenuto: “Quanto l’idrogeno penetrerà nell’industria italiana dipenderà anche da quanto verrà supportato dal sistema politico italiano e europeo”. E ancora: Un recente studio di Confindustria sosteneva che l’idrogeno verde è caro. E lo è perché le realtà rappresentate dallo studio riflettono progetti molto piccoli e decentralizzati”. Per Ercoli “la Germania ha una strategia per l’idrogeno dove le sue prospettive vengono definite in modo molto chiaro, noi non ce l’abbiamo ancora una strategia sull’idrogeno che assegni degli obiettivi” e il piano nazionale strategico dell’energia e clima, il Pniec, è «”n fase di ridefinizione»
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