Fattori aggiuntivi di rilievo, spiega l’indagine di Confindustria, includono la struttura, nazionale e internazionale, delle filiere, le conoscenze e la trasformazione digitale, percepita come un cambiamento che contribuisce positivamente alla competitività relativa delle imprese associate. La transizione ecologica viene invece considerata un fattore ambivalente: può rappresentare sia un ostacolo sia un vantaggio, a seconda del modo in cui viene integrata nel contesto produttivo. Allo stesso tempo, più del 30% delle associazioni la annovera esclusivamente tra i fattori che possono sostenere la competitività delle proprie imprese, mentre solo il 12,5% la considera esclusivamente come un freno.
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