“La discontinuità territoriale marittima crea un ambiente meno favorevole allo sviluppo economico, in particolare aumentando i costi logistici ed energetici che sono alla base di ogni attività produttiva. Le imprese sono così obbligate a sopportare costi maggiori per uscire dalla dimensione di ridotta dimensione economica e raggiungere con le proprie merci i mercati europei e mondiali”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione presso la Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità. “I principali input produttivi che determinano la competitività delle imprese – disponibilità delle aree utili, costo dell’energia e della materie prime, qualità e quantità della forza lavoro e del capitale umano – vanno incontro a costi strutturalmente più alti rispetto a quelli del continente”, ha spiegato. “Sul piano strategico – ha detto Urso – solo il ruolo attivo dello Stato può consentire di invertire le condizioni di svantaggio delle isole, evitando sia gli errori fatti nel passato”.
Mercoledì la Commissione europea deve presentare la tabella di marcia di bilancio dell'Unione europea per…
Con un'improvvisa giravolta, a cui ha abituato il mondo nei primi mesi di mandato, Donald…
"La battaglia dell’Ucraina è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi. Il cibo è…
Si è chiusa a Roma la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina 2025, una due giorni…
Il Drewry World Container Index, che monitora i prezzi del trasporto marittimo globale, è sceso…
La difesa è un tema non rinviabile, eppure c'è un 'però' nelle riflessioni di Giancarlo…