“Credo che la strada della cooperazione industriale europea sui reattori di nuova generazione nucleare, che le imprese siderurgiche suggeriscono, sia la strada giusta per una soluzione strutturale ed unitaria al divario competitivo tra i grandi Paesi manifatturieri d’Europa, evitando una corsa ai sussidi di Stato”. Lo dice Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, parlando dei sussidi che la Germania ha stanziato per la sua industria. “Nel contempo ciò favorirebbe il processo di decarbonizzazione e garantirebbe l’autonomia strategica europea nel campo energetico. Sarà anche questo all’ordine del giorno della prossima trilaterale Italia-Francia-Germania sulla politica industriale che si terrà a Parigi nel mese di gennaio proprio sulla tecnologia green e sulla produzione energetica”, aggiunge nell’intervista a Il Corriere della Sera. Poi toccando il tema della transizione 5.0 spiega: “Abbiamo sempre sostenuto che per incrementare Industria 4.0 avremmo utilizzato le risorse derivanti dalla riprogrammazione del Pnrr in corso di definizione attraverso il RePowerEU. Siamo fiduciosi di ottenere circa 5 miliardi che destineremo appunto al nuovo Piano Transizione 5.0 per investimenti in efficientamento energetico. Risorse che integreranno il Transizione 4.0, in vigore fino al 2025, che può già contare su 3,4 miliardi annui. Se riuscissimo nell’obiettivo, saranno quindi 12 i miliardi a disposizione degli investimenti in innovazione delle imprese, 6 miliardi per il 2024 e 6 per il 2025”.
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