L’Indice Pmi (Purchasing Managers’ Index) sul settore manifatturiero Italiano di maggio si è attestato al di sotto della soglia neutra di non cambiamento di 50.0 (sopra espansione e sotto contrazione), estendendo l’attuale periodo di peggioramento delle condizioni operative a due mesi. Il crollo del Pmi a 45.9 da 46.8 di aprile indica, inoltre, la contrazione maggiore in tre anni. “L’economia manifatturiera a maggio dell’Italia rimane bloccata in una fase di contrazione, con le condizioni operative ancora in peggioramento. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti ad un tasso più elevato, mentre l’attività di acquisto è stata ridotta drasticamente. Le aziende hanno ampiamente riportato una riduzione delle giacenze in eccesso sia da parte loro che da parte dei loro clienti. La disponibilità dei componenti – si legge nella nota stampa – ancora una volta è stata migliore, mentre rimane al ribasso la tendenza dei prezzi. Gli ennesimi segnali di stabilità dei mercati dei prodotti hanno comunque fatto si che l’ottimismo per la produzione futura si sia ancora una volta attestato ad un livello superiore alla media. Anche la crescita occupazionale è risultata sostenuta”.
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