A trainare l’aumento dei prezzi sono diverse tipologie di prodotto: i beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2% di maggio) e in particolare degli energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,4%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%). Crescono anche i prezzi dei beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto di quelli lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).
Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +8,7% a +9,7%) sia quelli dei servizi (da +2,1% a +3,1%); rimane stabile, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (-6,6 punti percentuali come ad aprile). Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +5,7% a +6,7%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,8% a +6,7%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,2%), degli alimentari lavorati (+1,5%), degli alimentari non lavorati (+1,1%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,2%).
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