“L’autostrada Torino-Savona, nella tratta storica, è stata concepita con criteri progettuali risalenti agli Anni ’50 e ha materiali ormai prossimi al termine della loro vita utile. Non c’è solo manutenzione, ma vere demolizioni e rifacimenti di viadotti”. Così Bernardo Magrì, direttore dell’Area Concessioni Italia del Gruppo Astm. In una intervista a La Stampa spiega: “L’aumento costante della domanda di mobilità e l’evoluzione del trasporto su gomma accelerano in modo significativo il processo di invecchiamento per fatica delle infrastrutture. Il fenomeno è critico sulla tratta, dove si trovano 364 ponti lunghi più di 6 metri, la maggior parte dei quali progettati 70 anni fa, calibrati su volumi di traffico e carichi differenti dagli attuali. Oggi i ponti devono sopportare sollecitazioni molto superiori e diverse da quelle previste”. I cantieri continui e i disagi alimentano una campagna per la sospensione dei pedaggi. “C’è la necessità inderogabile di adeguare un’infrastruttura, giunta al termine del ciclo di vita, alle più moderne norme di sicurezza e sostenibilità. La pianificazione è regolata dal Piano economico finanziario, che distribuisce le opere negli anni e secondo gli importi. Anche la concessione To-Sv, che scadrà nel 2038, prevede obblighi, come l’esecuzione delle attività previste, e diritti, quale la riscossione dei pedaggi. La pianificazione di Autofiori (Adf) è stata sempre condotta con rigore e continuità, non solo rispettando gli obblighi contrattuali, ma andando oltre quanto richiesto”, prosegue Magrì. E ancora: “Fra gli elementi di difficoltà nella pianificazione degli interventi, vi è la mancata approvazione dei Pef, fin dal 2018, che da un lato prevedono gli interventi da distribuire nel tempo, dall’altro il riconoscimento di adeguamenti tariffari dimensionati per ripagare tali interventi”. E infine: “Il Gruppo Astm è titolare della concessione dal 2013. Malgrado l’assenza di uno strumento regolatorio del rapporto con lo Stato, ha continuato e continua a impiegare risorse. L’attenzione si è concentrata su ponti, gallerie e barriere, con un importo ad oggi di un miliardo di euro: dal 2013, 718 milioni destinati a nuovi investimenti e 211 alla manutenzione, rispetto ai 175 previsti. Completati interventi strutturali su 140 viadotti, i lavori sono in corso su altri 27 e ne restano 63 da adeguare. Negli ultimi 5 anni, Adf ha destinato in media oltre il 140% dei ricavi annui agli interventi”.
A differenza degli ultimi anni, nessun tema emblematico dominerà la Cop30 di Belém, che si…
"Il terreno di sconto di questo secolo sarà l'Africa". Lo ha detto il ministro della…
"Non esiste un futuro tecnologico se non hai le terre rare o minerali vari. Noi…
“Assoimballaggi ha organizzato questo convegno che ha voluto evidenziare criticità e opportunità legate al nuovo…
“L'ecodesign è da anni al centro dell'attenzione del legislatore europeo. Nel 2024 è uscito un…
Il presidente Usa, Donald Trump ha affermato che sta valutando la possibilità di concedere all'Ungheria…