“Siamo di fronte a un risultato significativo”, Così Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. “Il Piano nazionale che abbiamo presentato di recente nella cabina di regia che presiedo è un motivo di orgoglio. Tiene conto della necessità per questo Paese di lavorare con metodo e secondo criteri di concretezza, ragionando ad ampio raggio su risorse e necessità dei territori”, dice in un colloquio con il Sole 24 Ore. Partirà entro l’estate la programmazione a medio-lungo termine delle infrastrutture idriche prevista dal Pnrr. Lo schema di Dpcm con il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pniissi), si ionnesta su 418 interventi (66 invasi, 93 derivazioni, 137 adduzioni e 122 acquedotti) per 12 miliardi, frutto della selezione delle 562 proposte arrivate in seguito all’avviso pubblicato il 21 giugno 2023. “Siamo un Paese bellissimo ma fragile, con il rischio idrogeologico sempre dietro l’angolo”, sottolinea Salvini. “Per questo è importante lavorare, in accordo coi territori, con progetti a lungo termine che diano soluzioni adeguate. E per l’idrico non parliamo solo di dighe e grandi opere. Vorrei ricordare anche le centinaia di interventi effettuati per ottimizzare l’uso e la disponibilità dell’acqua, agendo sulle reti idriche per ridurre dispersioni e perdite”.
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