“Ci sono le valutazioni iniziali, come quella della Defense Intelligence Agency, basata probabilmente sull’osservazione dallo spazio. E ci sono 18 agenzie di intelligence che arriveranno ciascuna alle proprie riflessioni. È importante anche avere valutazioni da persone sul terreno. È pericoloso che l’amministrazione salti troppo in fretta alle conclusioni. Hanno usato la parola obliterare. La realtà è che non lo sanno, ci vuole pazienza”. Così Leon Panetta, ex capo della Cia al tempo della presidenza Obama. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Non c’è dubbio che il ruolo primario degli Stati Uniti in Medio Oriente sia diplomatico. E questo è un passo verso l’introduzione di operazioni militari. Se mi chiedete se si doveva fare o no, penso che una volta che il presidente dice all’Iran che la scelta è tra negoziare un accordo o essere attaccati, deve rispettare la parola data. Quando non hanno accettato i negoziati, penso non avesse altra scelta che procedere con l’attacco. Si potrebbe argomentare che non avrebbe dovuto lanciare l’ultimatum, ma una volta data la parola deve rispettarla. Abbiamo avuto presidenti che non l’hanno fatto e, francamente, è un segno di debolezza”. E ancora Panetta: “Quand’ero segretario della Difesa, Netanyahu aveva minacciato di attaccare l’Iran allo stesso modo. Obama era molto preoccupato e mi chiese di parlare con il ministro della Difesa Barak e lo feci. Sottolineai che era chiaro che Israele poteva attaccare ma non infliggere danni reali alle strutture per l’arricchimento perché erano profondamente sottoterra. E dissi che stavamo sviluppando un’arma che poteva farlo e avrebbe avuto più senso permettere che gli Usa la usassero, se avessimo saputo che l’Iran ovviamente aveva un’arma nucleare. Non ho alcun dubbio che se l’intelligence ci avesse detto che l’Iran aveva un’arma nucleare, Obama avrebbe agito”. E Infine: “Non ho dubbi che quando l’America è uscita dall’accordo sul nucleare, l’Iran abbia preso la decisione di produrre uranio altamente arricchito, muovendosi verso la possibilità di sviluppare un’arma. Quanto fossero vicini non lo so”, quindi Trump ha risolto un problema creato da lui, un problema “che risale al fatto che uscì dall’accordo. Ha dato loro licenza di sviluppare l’uranio arricchito”.
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