“È una manovra che non scontenta ma accontenta. Di solito le finanziarie non soddisfano completamente. E invece il testo del governo approvato qualche giorno fa ha un pregio: porta benifici nonostante sia costretto a portarsi dietro la zavorre del Superbonus di 40 miliardi”. Lo dice Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera ed esponente di Forza Italia. In un dialogo con. il Corriere della Sera aggiunge: “Rientriamo dalla procedura di infrazione e siamo tornati in serie A come rating”. E ancora: “Una legge di Bilancio perfetta non esiste. E guai se fosse cosi perché il Parlamento sarebbe ridotto a essere il passacarte del governo. Non nego le frizioni. Al contempo dico: non ci sono vincenti e perdenti. Si vince tutti perché viceversa saremmo come la sinistra divisa, frammentata e inconcludente”. Infine sugli istituti di credito: “Questa visione che noi siamo tipo lo sceriffo di Notthingam e gli altri sono Robin Hood è contraria alla realtà. Noi siamo quelli che in maniera pacata ma decisiva si sono opposti alla tassazione sugli extraprofitti. Sarà invece previsto un contributo volontario, se vuole ‘spintaneo’, che non va a colpire in maniera punitiva”.
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