“Quanto ai fondi: gli stanziamenti ci sono, dobbiamo essere capaci di utilizzarli completamente ed in tempi rapidi”. Lo dice a GEA il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta, parlando delle risorse che servono per rispondere alle esigenza di messa in sicurezza del territorio rispetto al dissesto idrogeologico che, combinato all’effetto sempre più violento dei cambiamenti climatici, sta provocando fenomeni sempre più frequenti, anche sull’Italia, e danni sempre maggiori. “Nel 1999 abbiamo creato il Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS) – aggiunge – con l’obiettivo di costruire un quadro informativo unitario e sistematicamente aggiornato delle opere e delle risorse impegnate nella difesa del suolo, condiviso in tempo reale tra tutte le Amministrazioni che operano in questo settore. Attraverso questa piattaforma monitoriamo tutti gli interventi finanziati attraverso piani e programmi di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e, dal 2019, lo abbiamo implementato con i dati che vengono dal Ministero dell’Interno: in 25 anni sono stati finanziati quasi 25mila interventi post situazioni emergenziali per un totale di 17 miliardi di euro, quasi una legge di Bilancio”.
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