“I numeri dell’edizione 2023 – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente – ci confermano come il passaggio da un’economia di tipo lineare a una di tipo circolare sia possibile a partire dal lavoro di amministrazioni virtuose e sindaci attenti; ma, anche i dati della trentesima edizione del nostro concorso, che c’è ancora molto da fare, dai piccoli Comuni ai centri più grandi fino alle città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento, primo tra tutti il porta a porta combinato con la tariffazione puntuale. L’efficacia che si estende a scala ancora più ampia quando lo stesso criterio viene inserito anche nella legislazione regionale, con una modulazione dei costi sostenuti dai Comuni per l’avvio a smaltimento del secco residuo, che premia i più virtuosi. Un gioco di squadra tra i diversi livelli amministrativi necessario a consentire che, le esperienze virtuose che premiamo oggi, possano diventare una buona prassi nazionale di economia circolare grazie anche alle risorse messe a disposizione dal PNRR per il tema della gestione dei rifiuti”.
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