Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera, plaude alla legge sul ripristino della natura. “È da anni che combattiamo, che facciamo raccolta di firme”, dice. Ma l’Italia ha votato no e per Zanella la colpa risiede nel fatto che “il governo risponde più alle pressioni del mondo dell’agricoltura, delle lobby i cui interessi divergono da quelli della natura. Ma così non si va molto avanti”. Nell’intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Questa scelta rivela l’incapacità di guardare verso il futuro. Di capire la vera urgenza della nostra Terra”. Perché la proposta di regolamento nasce da uno studio dell’Agenzia europea dell’ambiente in cui si evidenzia “che solo il 15% degli habitat naturali avevano un buono stato di conservazione. Il 45% era inadeguato, mentre il 36% era cattivo, tendeva cioè al deterioramento progressivo. Il ripristino dello stato della natura diventa fondamentale per arginare la crisi ambientale e quella del cambiamento climatico”.
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