“Mettiamoci in testa che viviamo in un territorio a rischio e che il processo di tropicalizzazione del clima ha raggiunto anche l’Italia la domanda da porsi non è se un evento disastroso come quello di martedì avverrà di nuovo, ma quando e dove si verificherà”. Lo dice Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. In una intervista a la Stampa spiega che “nelle agende di tutti i governi, negli ultimi 80 anni, la fragilità del nostro territorio non è mai stato un tema davvero prioritario”. L’attacco di Musumeci è frontale: “Io sono siciliano, ricordo il terremoto del Belice del 1968: da allora a oggi lo Stato italiano ha speso oltre 140 miliardi di euro per interventi di ricostruzione dopo calamità naturali, oltre a piangere più di 6. 700 morti. Si è seguita una linea cinica e perversa, pensando che le promesse sulla ricostruzione producessero più consenso rispetto a una sana attività di prevenzione”.
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