“Grande caldo al Sud e disastri al Nord: le cause sono antropiche. Non possiamo rassegnarci, dobbiamo agire». Così Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr (Istituto sull’Inquinamento Atmosferico) e docente di Fisica del clima all’università di Roma Tre, in una intervista a Il Sole 24 Ore. “Ci sono ormai grandi anticicloni africani che invadono l’Italia: quando si ritirano – lasciando il suolo e i mari caldissimi – si infilano poi correnti fresche, non fredde, atlantiche: basta questo per creare un contrasto estremo che favorisce l’instabilità della colonna d’aria nell’atmosfera. Le particelle d’aria continuano a salire e quando incontrano aria fredda formano cumulonembi, da cui scendono pioggia o grandine: più sono grandi e soprattutto alte e maggiori sono i chicchi”, continua. Pasini apre una porta alla speranza. “In Italia la temperatura è aumentata più del doppio rispetto alla media mondiale, per effetto del cambiamento in atto nel Mediterraneo. Ma se arrivassimo a un incremento di tre gradi a livello globale e di cinque a livello italiano, le ondate di calore sarebbero ancora più intense e creerebbero contrasti ancora più marcati. Potrebbe diventare difficile vivere in una città come Roma. Dobbiamo evitare di arrivare a questo scenario. Come? Fermando quasi del tutto le emissioni di CO2 in atmosfera. Possiamo farlo. Questi eventi estremi dipendono da noi”.
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