“A Gaza si registrano livelli senza precedenti di grave insicurezza alimentare, fame e condizioni simili alla carestia. Abbiamo delle categorie per misurare l’insicurezza alimentare acuta, note come classificazioni di fase IPC, IPC 3, 4 e 5, che ci portano dall’emergenza alla crisi, alla catastrofe. Tutti i 2,2 milioni di persone a Gaza rientrano in queste tre categorie”. Lo afferma il vice direttore generale della Fao, Beth Bechdol, in un’intervista rilasciata a Fao Newsroom.
Ogni giorno che passa “senza trovare una soluzione al conflitto, un cessate il fuoco o la fine delle ostilità, sempre più persone soffrono la fame e hanno meno accesso al cibo, alla nutrizione, all’acqua e ai servizi medici di cui c’è grande bisogno”, aggiunge.
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