L’87,4% degli italiani non varierà la frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nei prossimi tre mesi rispetto ai sei mesi precedenti. Ma il 7,6% prevede un aumento di questa modalità di trasporto mentre il 3,5% prevede una diminuzione. In lieve calo (da 84,3 a 82,9) l’auto privata. Lo spiega l’Istat, diffondendo le stime relative a un’indagine ad hoc su come potrebbe variare la mobilità degli italiani nel periodo aprile-giugno 2022 rispetto ai sei mesi precedenti. Secondo lo studio, il 30% dei giovani di 18-29 anni prevede un maggior utilizzo del mezzo pubblico contro il 15,7% di chi ha almeno 65 anni. Tra coloro che hanno dichiarato che cambieranno il mezzo di trasporto per gli spostamenti abituali nei prossimi tre mesi, il rincaro del prezzo dei carburanti è considerato il motivo principale per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 64 anni. Tra gli over 65 l’opzione prevalente (49,5%) è ‘Altri motivi’, seguita dall’aumento del prezzo dei carburanti (32,4%) e dai minori rischi di contagio da Covid-19 (29,1%).
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