“Mi aspettavo un grande dibattito a livello locale come accaduto nelle città che hanno introdotto questa misura, dove i risultati si sono visti dopo un anno. Questa ribalta nazionale almeno ha portato all’obiettivo di discutere di sicurezza stradale, una questione importante. Gli incidenti in Italia sono la prima causa di morte sotto i 30 anni”. Così Matteo Lepore, sindaco di Bologna. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge che rifarebbe tutto: “Assolutamente sì. La Città 30 era un punto del mio programma, introdotto dopo una petizione con 20 mila firme. In questi anni ho incontrato i cittadini e mi chiedono più sicurezza sotto casa per i propri figli. Magari non sono disposti ad andare più piano loro… ma è una questione fondamentale. Ho preso un impegno con i familiari delle vittime della strada, vale più della campagna per le Europee. Dopo sei mesi senza e due settimane con le sanzioni il primo bilancio è positivo. Al di là delle contestazioni non c’è caos e il traffico è più scorrevole. Le persone mi segnalano comportamenti più civili degli automobilisti. Dobbiamo proseguire nel monitoraggio, non è una scelta ideologica, ma un progetto di città che porta dietro anche l’idea di modificare le strade, i marciapiedi, sistemare il manto stradale e migliorare i mezzi pubblici”.
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