“La moda è il volto dell’Italia nel mondo e, in quanto tale, va tutelata e valorizzata. Non possiamo permettere che i comportamenti illeciti di pochi compromettano la reputazione dell’intero comparto, penalizzando tante aziende virtuose e, di conseguenza, il nostro Made in Italy, simbolo di eccellenza e qualità. Lo strumento dei protocolli contro il caporalato è sicuramente importante e necessario, ma non sufficiente. Stiamo lavorando a una norma per certificare la sostenibilità e la legalità delle imprese del comparto, con l’obiettivo di offrire una soluzione strutturale che tuteli tutti”.
Così, secondo quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Tavolo nazionale per il settore Moda in corso al Mimit.
La norma avrebbe l’obiettivo di certificare la filiera che fa capo al titolare del brand, sulla base di verifiche preventive ad hoc, in modo da escludere che quest’ultimo debba rispondere per comportamenti illeciti o opachi riconducibili ai fornitori o ai subfornitori lungo la catena.
"Le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sul Ponte sullo Stretto saranno oggetto di…
"Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti prende atto delle motivazioni della Corte dei Conti.…
L'Italia non è pronta ad affrontare le crescenti minacce mondiali, tantomeno da sola e con…
"La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data…
"Anche noi in Italia dovremmo porci il tema di una riflessione" sul ripristino della leva…
"Non so cosa abbia in testa Putin. Noi ci auguriamo che questa volta la Russia…