“Il nucleare nel mondo non cresce tanto, e il motivo è che quello che esiste adesso è vecchio, produce scorie radioattive, è a rischio di incidenti, e per costruire una centrale atomica ci vogliono 15 anni”. Così Luca Dal Fabbro che guida Iren in una intervista a La Stampa. Poi spiega: “Se in Italia si scegliesse questa strada vedremmo i primi risultati verso il 2040. Invece la fusione nucleare non produce scorie e non fa rischiare incidenti, ma anche lì i tempi sono lunghi”.
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