Stefano Monti, presidente dell’Associazione Italiana Nucleare, sostiene che “tornare nel club del nucleare assicura uno standing diverso nello scacchiere geopolitico”. Come riporta il Corriere della Sera, nella Giornata Annuale 2025 dell’Ain che si celebra oggi a Roma con il titolo ‘Dal dire al fare’, la comunità tecnico-scientifica fa il punto sui vantaggi che il nucleare porterà al nostro Paese: “Se si considerano non solamente i costi di produzione a vita intera ma anche i costi di sistema, il nucleare è competitivo anche rispetto alle rinnovabili non programmabili — continua Monti — che comportano costi per bilanciamento/accumulo/trasmissione e curtailment che aumentano sempre di più al crescere della loro penetrazione. Poi si risparmia sull’occupazione del suolo: per produrre 1 Terawattora di energia servono 0,4 km2 per il nucleare rispetto a 19 km2 per il solare e 102 km2 per l’eolico”.
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