Il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo ha adottato con 409 voti a favore, 173 contrari e 31 astenuti (su 613 votanti) la relazione di iniziativa sui piccoli reattori nucleari, a prima firma dell’eurodeputato sloveno del Ppe, Franc Bogovič, chiedendo una specifica strategia industriale globale per lo sviluppo dei piccoli reattori nucleari in Unione europea. I piccoli reattori modulari (small modular reactors) sono reattori nucleari minori sia in termini di potenza sia di dimensioni fisiche, rispetto alle centrali tradizionali su scala gigawatt, con una potenza compresa tra 10 e 300 MegaWatt. Si basano su tecnologie esistenti e sono progettati per essere costruiti in fabbrica in forma modulare standard e il loro vantaggio principale è che possono essere assemblati in fabbrica e poi spediti e installati sul posto, quindi anche in aree remote con capacità di rete limitata o in aree in cui l’uso di grandi centrali nucleari tradizionali non è possibile. Questa tipologia di reattori utilizza reazioni di fissione nucleare per creare calore che può essere utilizzato direttamente o per generare elettricità e sono di recente tornati al centro del dibattito politico in Ue nel pieno della crisi energetica con la Russia e nel tentativo di diversificare le fonti di approvvigionamento.
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